giovedì 8 aprile 2010

Solar Impulse HB SIA. L'aereo a propulsione solare

Amici lettori è di ieri la notizia che è stato compiuto il primo volo di un areo a propulsione solare.
Si tratta di Solar Impulse HB SIA, un aereo dotato di quattro motori ad elica (due vicino alla carlinga e uno a due terzi di ciascuna ala)  che vengono alimentati da 12mila celle fotovoltaiche che rivestono la superficie superiore delle sue lunghissime ali (oltre 80 metri). Inoltre la forma estremamente aerodinamica delle ali e il basso peso complessivo dovuto ad una struttura in fibra di carbonio fatta a nido d'ape, consentono all'aereo, ove per qualsiasi motivo non avesse più l'uso dei motori, di planare come un aliante per lunghe distanze.
Decollato alle 10.27 del 7 aprile 2010, in silenzio, dall'aerodromo di Payerne, nella Svizzera occidentale, il prototipo ...continua...
è atterrato dopo 87 minuti di volo e dopo aver raggiunto quota 1.200 metri. Il 'perfetto' volo di collaudo apre ora la strada alle prossime tappe dell'ambizioso progetto di un primo aereo solare in grado di volare di giorno e di notte senza carburante o emissioni inquinanti.
Detta così sembra una notizia che non dica niente, in realtà è molto importante. Il traffico aereo, e quindi l'inquinamento ad esso collegato, è la fonte di emissioni di gas serra che aumenta più in fretta, poiché è in continuo aumento la domanda e quindi l'offerta di voli aerei, soprattutto dopo l'avvento dei voli low cost.
Su un interessante sito, www.chooseclimate.org , è possibile calcolare il contributo individuale, per tragitto indicato, all'effetto serra. Si può così scoprire che con un volo Roma-Londra e ritorno, emettiamo la quantità di gas serra che emettiamo in un anno con le nostre attività quotidiane.
Gli aerei commerciali, alimentati a cherosene (o kerosene), un carburante di origine fossile, generano 600 milioni di tonnellate di CO2 l'anno. Rilasciano ossidi di azoto direttamente nella troposfera (la parte inferiore dell'atmosfera, sede dei fenomeni meteorologici); qui si ossidano nell'ozono troposferico che, a quell'altezza, funziona come potente gas serra. Provocano scie dense di vapore acqueo che, portando alla formazione di cirri, bloccano il calore all'interno dell'atmosfera. Ecco perchè il trasporto aereo incide per il 10% sul totale globale dell'effetto serra.
E' stato calcolato che con il trend attuale l'effetto serra da aviazione civile si triplicherà entro il 2050 rispetto ai dati del 1990: in pratica, la maggiore efficienza energetica dei velivoli moderni e i miglioramenti tecnologici saranno annullati dall'aumento degli aerei in volo. Basta questo per rendersi conto di quanto sia importante per la nostra esistenza se la tecnologia ci permettesse di utilizzare aerei senza emissione di inquinanti.
Certo, bisogna ancora percorrere molta strada prima di arrivare a tanto, ma non c'è dubbio che ieri è stato compiuto un importantissimo passo. La prossima grande tappa è in programma quest'estate con i primi voli notturni. "Poi - ha spiegato André Borshberg, ingegnere e pilota svizzero e Direttore generale di Solar Impulse  - costruiremo un secondo aereo con il quale tenteremo il giro del mondo, nel 2013".
Solar Impulse è una sfida con un'anima ecologista, intende infatti dimostrare "cosa possiamo fare usando energie rinnovabili ed applicando nuove tecnologie - ha concluso Bertrand Piccard, presidente di Solar Impulse  - che possono salvaguardare le risorse naturali".

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