venerdì 23 luglio 2010

Gli OGM tentano di aprirsi una breccia in Friuli. Fermiamoli!

Appello di Greenpeace contro il rischio OGM in Italia:
"In questi giorni stiamo rischiando la prima estesa contaminazione da OGM in Italia, a causa di una presunta semina – che sarebbe assolutamente illegale - di mais transgenico in un campo in Friuli, nel Comune di Fanna (Pn). Lo scorso 10 luglio il terreno “sospetto” è stato posto sotto sequestro, ma la Procura di Pordenone, invece di intervenire d’urgenza, si è presa un mese di tempo per la verifica delle analisi e la stesura della perizia.


Aspettare agosto è assurdo! Le analisi molecolari per l’accertamento della presenza di OGM sui campioni - che sono già stati prelevati da tempo - non richiedono più di tre giorni! Ormai quel mais è in fase avanzata di maturazione: ancora pochi giorni e queste piante produrranno il loro polline, che si disperderà in ambiente e darà il via a una contaminazione difficilmente arrestabile.


Non possiamo star fermi a guardare! Per questo ti invitiamo a scrivere insieme a Greenpeace e a tutta la Task Force per un'Italia Libera dagli OGM al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nella sua funzione di Garante delle norme e della loro applicazione, chiediamo al nostro Presidente di intervenire con urgenza sulla Procura di Pordenone per scongiurare ogni ipotesi di contaminazione da piante transgeniche.

Se come noi, vuoi impedire che gli OGM contaminino l’ambiente e l’agricoltura, invia anche tu la lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano".

Grazie!

fonte: Greenpeace

giovedì 22 luglio 2010

EcoPatente: insegnare a guidare in modo intelligente.

Dopo il successo della prima edizione di EcoPatente, che da ottobre 2009 a febbraio 2010 ha coinvolto 700 autoscuole e consegnato oltre 11.000 ecopatenti, Legambiente ripropone l'iniziativa anche quest'anno in collaborazione con la Confederazione delle autoscuole riunite e consulenti automobilistici (Confarca) e patrocinato dal ministero dell’Ambiente e della Gioventù. Fino al prossimo febbraio, infatti, presso le autoscuole aderenti all'iniziativa, i "neo patentandi" possono seguire un percorso parallelo oltre al tradizionale corso di guida.

L'EcoPatente non sostituisce la normale patente ma premia l'utilizzo intelligente, corretto ed ecosostenibile delle vetture, insegnando le tecniche per guidare ottimizzando il consumo di carburante.
Per ottenerla è necessario partecipare a un corso in una delle autoscuole segnalate sul sito del progetto cui è stato consegnato loro un kit didattico sull'ecoguida e, al termine del corso, rispondere correttamente a un questionario. È previsto anche per i patentandi la partecipazione ad un concorso a estrazione che, come nella scorsa edizione, premierà sia l’alunno sia la scuola guida con una una Fiat 500 Pure O2 e sconti benzina presso rifornitori Agip.

«Sensibilizzare i giovani sui temi ambientali - ha affermato Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente - è uno dei cardini della nostra attività. Attirare l'attenzione dei futuri automobilisti sulla questione della mobilità, dei consumi, dell'inquinamento dell'aria e intervenire sulla qualità della vita in città è diventata una priorità».

Speriamo che un domani questo tipo di insegnamento diventi una prassi normale per le autoscuole, senza la necessità di ricorrere ad iniziative apposite per imparare a guidare in modo intelligente.

venerdì 16 luglio 2010

Ecoturismo: il modo intelligente di andare in vacanza.

Secondo il Wwf il turismo è un’arma a doppio taglio in grado di salvare o distruggere la natura, in base al modo in cui viene gestito. I turisti possono annullare le culture locali e devastare ambienti naturali. Ma sono anche uno stimolo per la conservazione dell’ambiente.

Da un lato il turismo di massa, democratica conquista moderna, fatto di anziani soli, animali abbandonati, ingorghi autostradali, coste trasformate in discariche umane e divertimento a tutti i costi.
Dall'altro il turista intelligente, curioso, informato e mentalmente aperto, quello che capisce che quando si va in un qualsiasi luogo per trascorrere le vacanze, quel luogo non diventa di sua proprietà, una sorta di appendice della sua abitazione privata su cui farci tutto ciò che vuole. Il turista intelligente sa di essere un ospite e come tale si sforza di rispettare il territorio, capire la lingua degli ospitanti, i loro usi e costumi, per non incorrere nel rischio di offenderne la sensibilità.

Oggi questo tipo di turista può scegliere tra diverse proposte di viaggi responsabili, soprattutto in Italia. Troverà parchi, aree protette, eco ostelli, agriturismi, borghi recuperati e alberghi diffusi: non c’è che
l’imbarazzo della scelta.
Questo tipo di turismo è per sua definizione un modo responsabile di viaggiare in aree naturali, conservando l’ambiente e sostenendo il benessere delle popolazioni locali.
L’offerta ricettiva è ampia e diversificata per tipologia e prezzo. Sono più di 180 gli alberghi che hanno ricevuto il marchio Ecolabel europeo, oltre 370 quelli legati a Legambiente Turismo, una cinquantina EcoWorldHotel, più di 200 bed&breakfast registrati al portale EcoBB. E ancora agriturismi e ostelli, dove tutto viene fatto nel rispetto dell’ambiente. Per i più pigri ci sono anche tour operator specializzati nella realizzazione di itinerari verdi. Infine, iniziative come i borghi autentici o l’albergo diffuso vedono la creazione di un’attività ricettiva nel rispetto dei luoghi e dei costumi, riuscendo così a conciliare l’esigenza di sviluppo economico alla conservazione e valorizzazione dei valori di una civiltà rurale altrimenti “in via d’estinzione”.

Si può andare a piedi attraverso le Alpi: basta passare da un parco all’altro, ad un’altitudine che varia da zero a 2500 metri. In Italia esistono 528 aree protette, fra Parchi e Riserve, Nazionali e Regionali (www.parks.it), e molte di esse si trovano fra Ventimiglia e Trieste, quasi senza soluzione di continuità.
Oppure si può andare in bicicletta e anche in questo caso le scelte non mancano. Molti infatti sono gli itinerari suggeriti dagli amanti della bici anche in rete: www.cicloweb.net, www.dueruotenelvento.com e www.turismoinbicicletta.it sono solo alcuni siti cui trarre degli spunti per inventare la propria vacanza sulla bici.
Insomma le idee non mancano, basta solo metterci la volontà. Anche fare il turista è ormai un’attività
che richiede informazione, progettazione, coordinamento, “rete” (per scambiarsi consigli, per
cooperare, per costruire collettivamente forme di turismo sostenibile). Buona estate dunque, e usiamola come prova sul campo di modelli turistici da preparare (e su cui formare) tutto l’anno.
Internet come abbiamo visto è di grande aiuto. A tal fine voglio segnalare altri siti utili per la nostra formazione di ecoturista: www.campagnamica.it, www.albergodiffuso.com
www.hostelclubs.com
www.ecobb.it
www.borghiautenticiditalia.it
www.aitr.org
www.fattoriedelpanda.net

lunedì 12 luglio 2010

Soldi nostri ai pescatori criminali

Mentre a Bagnara Calabra (RC) si sono celebrati i pescatori pirata che, in cambio di nuove licenze di pesca, riconsegnano finalmente le spadare usate illegalmente dal 2002 a oggi, è stato divulgato dal sito www.fishsubside.org l’elenco dei contributi pubblici percepiti dai pescherecci italiani sanzionati dal 2005 al 2010 per l’uso illegale di reti derivanti. E tra questi compaiono diversi pescherecci proprio della marineria di Bagnara Calabra. 

Al bando il legno illegale

Una buona notizia direttamente da Greenpeace :

"Più di dieci anni fa, abbiamo lanciato la nostra campagna internazionale per il bando del legno illegale in Europa. Tanti dei nostri attivisti – anche in Italia - si sono messi in gioco per bloccare porti dove veniva scaricato il legno illegale, fermare in alto mare navi che trasportavano questo legno e documentare, con indagini sul campo, il fenomeno della deforestazione illegale in Amazzonia, Africa Centrale, Russia e Sud Est Asiatico.

Oggi siamo felici di condividere con voi un'importante vittoria: l’Europa chiude finalmente le porte al legno illegale con una nuova legge. Il Parlamento europeo ha votato, infatti, un Regolamento che metterà al bando il legno di origine illegale da uno dei mercati più importanti al mondo. Ora vigileremo per assicurare che la legge venga effettivamente applicata".


Grande Greenpeace!

fonte: Greenpeace