domenica 6 giugno 2010

Sappiamo che pesci pigliare?

Negli ultimi anni le persone vengono invitate, da vari professionisti della nutrizione, a consumare una maggior quantità di pesce, almeno tre o quattro volte alla settimana. Questo perché i pesci contengono acidi grassi omega-3 (EPA e DHA), sostanze che vengono ritenute capaci di prevenire alcune malattie degenerative.

D'altra parte attualmente tutte le "zone di pesca" del mondo sono state devastate dalla pesca selvaggia, e tutti gli esperti del settore concordano nell'affermare che con l'attuale ritmo del consumo di pesce molte specie rischiano l'estinzione per cui per salvaguardarle ne andrebbe consumato molto meno.

Senza contare le correnti vegane che mettono in dubbio la stessa attendibilità degli studi che dimostrano l'utilità dell'olio di pesce per la prevenzione delle malattie coronariche. Secondo un articolo pubblicato nel marzo 2009 sulla rivista scientifica Canadian Medical Association Journal "gli studi compiuti su ampi gruppi di persone hanno evidenziato un effetto positivo del consumo di olio di pesce, ma, d'altro canto - fanno notare i ricercatori - questo è poco significativo, perché le persone in esame avevano uno stile di vita più sano rispetto alla media: facevano più esercizio fisico, fumavano meno, avevano in generale una dieta migliore. In conclusione, nel migliore dei casi l'olio di pesce è solo un fattore - probabile e non certo - in mezzo a tanti altri che possono ridurre il rischio di essere colpiti da malattia coronarica. Infatti, i gruppi di persone che conducono una vita sana e che non consumano pesce - come i vegetariani - non hanno un maggior rischio di malattie cardiovascolari (tutt'altro)"

Quindi? A chi dobbiamo dar retta? Quanto pesce dobbiamo mangiare per essere a posto con la salute nostra e del pianeta?

Capisco benissimo il vostro stato confusionale al sentire e leggere notizie così contrastanti e al tempo stesso preoccupanti, anch'io sono nella vostra stessa situazione quando devo fare la spesa e devo decidermi se comprare o no del pesce.

Finalmente pare che una grossa mano ce l'abbia data Slow Food che ci ha fornito un'utilissima guida con tutte le indicazioni da seguire nel momento in cui ci troviamo a comprare del pesce.

La guida riporta le regole fondamentali, le specie neglette alternative a quelle più conosciute e tutte le informazioni necessarie per far conoscere ai consumatori e agli addetti del settore i pesci che non si possono più consumare perché in via di estinzione o frutto di pratiche di pesca o allevamento non sostenibili.
Per scaricare la guida clicca qui

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