venerdì 16 luglio 2010

Ecoturismo: il modo intelligente di andare in vacanza.

Secondo il Wwf il turismo è un’arma a doppio taglio in grado di salvare o distruggere la natura, in base al modo in cui viene gestito. I turisti possono annullare le culture locali e devastare ambienti naturali. Ma sono anche uno stimolo per la conservazione dell’ambiente.

Da un lato il turismo di massa, democratica conquista moderna, fatto di anziani soli, animali abbandonati, ingorghi autostradali, coste trasformate in discariche umane e divertimento a tutti i costi.
Dall'altro il turista intelligente, curioso, informato e mentalmente aperto, quello che capisce che quando si va in un qualsiasi luogo per trascorrere le vacanze, quel luogo non diventa di sua proprietà, una sorta di appendice della sua abitazione privata su cui farci tutto ciò che vuole. Il turista intelligente sa di essere un ospite e come tale si sforza di rispettare il territorio, capire la lingua degli ospitanti, i loro usi e costumi, per non incorrere nel rischio di offenderne la sensibilità.

Oggi questo tipo di turista può scegliere tra diverse proposte di viaggi responsabili, soprattutto in Italia. Troverà parchi, aree protette, eco ostelli, agriturismi, borghi recuperati e alberghi diffusi: non c’è che
l’imbarazzo della scelta.
Questo tipo di turismo è per sua definizione un modo responsabile di viaggiare in aree naturali, conservando l’ambiente e sostenendo il benessere delle popolazioni locali.
L’offerta ricettiva è ampia e diversificata per tipologia e prezzo. Sono più di 180 gli alberghi che hanno ricevuto il marchio Ecolabel europeo, oltre 370 quelli legati a Legambiente Turismo, una cinquantina EcoWorldHotel, più di 200 bed&breakfast registrati al portale EcoBB. E ancora agriturismi e ostelli, dove tutto viene fatto nel rispetto dell’ambiente. Per i più pigri ci sono anche tour operator specializzati nella realizzazione di itinerari verdi. Infine, iniziative come i borghi autentici o l’albergo diffuso vedono la creazione di un’attività ricettiva nel rispetto dei luoghi e dei costumi, riuscendo così a conciliare l’esigenza di sviluppo economico alla conservazione e valorizzazione dei valori di una civiltà rurale altrimenti “in via d’estinzione”.

Si può andare a piedi attraverso le Alpi: basta passare da un parco all’altro, ad un’altitudine che varia da zero a 2500 metri. In Italia esistono 528 aree protette, fra Parchi e Riserve, Nazionali e Regionali (www.parks.it), e molte di esse si trovano fra Ventimiglia e Trieste, quasi senza soluzione di continuità.
Oppure si può andare in bicicletta e anche in questo caso le scelte non mancano. Molti infatti sono gli itinerari suggeriti dagli amanti della bici anche in rete: www.cicloweb.net, www.dueruotenelvento.com e www.turismoinbicicletta.it sono solo alcuni siti cui trarre degli spunti per inventare la propria vacanza sulla bici.
Insomma le idee non mancano, basta solo metterci la volontà. Anche fare il turista è ormai un’attività
che richiede informazione, progettazione, coordinamento, “rete” (per scambiarsi consigli, per
cooperare, per costruire collettivamente forme di turismo sostenibile). Buona estate dunque, e usiamola come prova sul campo di modelli turistici da preparare (e su cui formare) tutto l’anno.
Internet come abbiamo visto è di grande aiuto. A tal fine voglio segnalare altri siti utili per la nostra formazione di ecoturista: www.campagnamica.it, www.albergodiffuso.com
www.hostelclubs.com
www.ecobb.it
www.borghiautenticiditalia.it
www.aitr.org
www.fattoriedelpanda.net

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